domenica, dicembre 25, 2011

Grinch..

Un giorno forse molte più persone capiranno perché odio il natale. O forse un giorno io capirò perché in tanti lo amano.

domenica, novembre 20, 2011

Quarta Mondiale.

Credo sarebbe giusto corretto e preventivo reimparare a fare ''cu faciin l'antich''.. sai com'è, la quarta guerra mondiale si combatterà coi bastoni. Meglio premunirsi almeno su linea teorica.

martedì, novembre 15, 2011

il riposo del guerriero.

Sai qual è il mio problema? che avrei bisogno di un bel Riposo del Guerriero.
Ah, bello.. spaparanzata in un prato ad osservare le nubi gareggiare ed ascoltare gli uccelli cantare e librarsi nell'aria. Io invece sto qui, sul mio letto, a scrivere su un blog, pensando che non ero mai stata così. Mi sento demoralizzata, ma io in fondo sto studiando per diventare ciò che ho sempre sognato fin da quando avevo 4 anni. Realizzare il sogno di tutti i bambini, diventare un veterinario. Eh, ma poi? La strada si sta rivelando molto più dura del previsto, fare un esame al mese da 4 anni a questa parte non è affatto facile mentalmente. Oltre lo stress, credo che le risorse dopo un po' inizino a scarseggiare. E, so bene che avrei bisogno di 1-2 mesi interi senza pensieri, ma come si fa? 1-2 mesi senza pensieri ora, sono 1-2 mesi che dovrò pagare dopo. Ma se continuo così non ce la farò.. otterrò il risultato, ma perderò la testa. E il dopo è incerto.
Fare il veterinario, ma di cosa?
Cane? Gatto? Bovino? Cavallo? Cetacei? Zoosafari perso in chissà quale angolo d'Africa, o curare i cammelli del sultano?  O magari volare via in Australia a coccolare i Koala. Ohibò, non è affatto facile scegliere. Non so scegliere dove internarmi, figurati se so scegliere una specializzazione, un particolare tipo di animale, una particolare regione del mondo.. E' così dura scegliere, ed io sono così senza forze..

Avrei bisogno di un riposo del guerriero per chiarire le mie idee, vacillanti e confuse, poco inclini ad essere domate, un po' come le onde.. come cazzo si controllano le onde? e che verso fa la lucertola? Cribbio!

lunedì, ottobre 10, 2011

Malinconoia..

Benvenuti, vi presento la Malinconoia.
E' quel sentimento che ti coglie d'improvviso in una fredda giornata d'ottobre e non ti lascia fino al mattino seguente, e quando va male, due giorni dopo. E' solo una parola, ma sapete, potrebbe avere milioni di significati. E' quando ti manca qualcuno, e non puoi scendere a patti con nessuno per riaverlo.. E' quando vedi cose che non ti piacciono, e non puoi urlarlo a nessuno.. E' quando vorresti fuggire, e non hai nessuno disposto a seguirti.. E' quando vorresti urlare, urlare come non hai fatto mai, e non puoi farlo salvo rischiare di passare per pazzo isterico. Vorrei una valvola di sfogo. Vorrei essere altrove, come mi ripeto da 21 anni a questa parte, e sì, sono soddisfatta da quel che sono, ma mai abbastanza, mai abbastanza da essere felice di essere me. Potessi avere un po' d'orgoglio in più, o forse mi basterebbe più autostima, e sicurezza, e meno paure, meno incubi, meno altalene, meno pensieri, meno di tutto. E' che mi sento in cattività, è che mi sento che dovrei essere altrove. E' che semplicemente non vorrei essere io, con questi miei difetti invalicabili che non riesco a digerire da sola.

Ma sarà.. malinconia, noia, o checchessia, ci bevo su una birra e che diamine sarà sarà.

sabato, settembre 24, 2011

This is the story of the Hurricane.




Pistol shots ring out in the barroom night
Enter Patty Valentine from the upper hall.
She sees the bartender in a pool of blood,
Cries out, "My God, they killed them all!"
Here comes the story of the Hurricane,
The man the authorities came to blame
For somethin' that he never done.

Put in a prison cell, but one time he could-a been
The champion of the world.

Three bodies lyin' there does Patty see
And another man named Bello, movin' around mysteriously.
"I didn't do it," he says, and he throws up his hands
"I was only robbin' the register, I hope you understand.
I saw them leavin'," he says, and he stops
"One of us had better call up the cops."
And so Patty calls the cops
And they arrive on the scene with their red lights flashin'
In the hot New Jersey night.

Meanwhile, far away in another part of town
Rubin Carter and a couple of friends are drivin' around.
Number one contender for the middleweight crown
Had no idea what kinda shit was about to go down
When a cop pulled him over to the side of the road
Just like the time before and the time before that.
In Paterson that's just the way things go.
If you're black you might as well not show up on the street
'Less you wanna draw the heat.

Alfred Bello had a partner and he had a rap for the cops.
Him and Arthur Dexter Bradley were just out prowlin' around
He said, "I saw two men runnin' out, they looked like middleweights
They jumped into a white car with out-of-state plates."
And Miss Patty Valentine just nodded her head.
Cop said, "Wait a minute, boys, this one's not dead"
So they took him to the infirmary
And though this man could hardly see
They told him that he could identify the guilty men.

Four in the mornin' and they haul Rubin in,
Take him to the hospital and they bring him upstairs.
The wounded man looks up through his one dyin' eye
Says, "Wha'd you bring him in here for? He ain't the guy!"
Yes, here's the story of the Hurricane,
The man the authorities came to blame
For somethin' that he never done.

Put in a prison cell, but one time he could-a been
The champion of the world.

Four months later, the ghettos are in flame,
Rubin's in South America, fightin' for his name
While Arthur Dexter Bradley's still in the robbery game
And the cops are puttin' the screws to him, lookin' for somebody to blame.
"Remember that murder that happened in a bar?"
"Remember you said you saw the getaway car?"
"You think you'd like to play ball with the law?"
"Think it might-a been that fighter that you saw runnin' that night?"
"Don't forget that you are white."

Arthur Dexter Bradley said, "I'm really not sure."
Cops said, "A poor boy like you could use a break
We got you for the motel job and we're talkin' to your friend Bello
Now you don't wanta have to go back to jail, be a nice fellow.
You'll be doin' society a favor.
That sonofabitch is brave and gettin' braver.
We want to put his ass in stir
We want to pin this triple murder on him
He ain't no Gentleman Jim."

Rubin could take a man out with just one punch
But he never did like to talk about it all that much.
It's my work, he'd say, and I do it for pay
And when it's over I'd just as soon go on my way
Up to some paradise
Where the trout streams flow and the air is nice
And ride a horse along a trail.
But then they took him to the jailhouse
Where they try to turn a man into a mouse.

All of Rubin's cards were marked in advance
The trial was a pig-circus, he never had a chance.
The judge made Rubin's witnesses drunkards from the slums
To the white folks who watched he was a revolutionary bum
And to the black folks he was just a crazy nigger.
No one doubted that he pulled the trigger.
And though they could not produce the gun,
The D.A. said he was the one who did the deed
And the all-white jury agreed.

Rubin Carter was falsely tried.
The crime was murder "one," guess who testified?
Bello and Bradley and they both baldly lied
And the newspapers, they all went along for the ride.
How can the life of such a man
Be in the palm of some fool's hand?

To see him obviously framed
Couldn't help but make me feel ashamed to live in a land
Where justice is a game.


Now all the criminals in their coats and their ties
Are free to drink martinis and watch the sun rise

While Rubin sits like Buddha in a ten-foot cell
An innocent man in a living hell.
That's the story of the Hurricane,
But it won't be over till they clear his name
And give him back the time he's done.
Put in a prison cell, but one time he could-a been
The champion of the world.

lunedì, agosto 15, 2011

mezzo vuoto

Volo via. Volo in terra sarda.


Ps. pessimismo cosmico.. punto di vista del bicchiere: decisamente mezzo vuoto.

mercoledì, agosto 10, 2011

Temporale..

Mi sembra che il passato si ripeta in questi giorni..
Mi sembra che mi serve un'accetta per rimuovere questi giorni..
cala temporale, cala, rinfresca questa testa calda prima che imploda.

lunedì, agosto 08, 2011

Let it be

Ti voglio bene, ma non te lo dirò mai..
come ne farei a meno di questa insicurezza e di questa timidezza.
I'm shy, please talk to me..

giovedì, luglio 14, 2011

al diavolo!

Potrebbe anche essere che sia effettivamente rimasta traumatizzata da gennaio. Ma a conti fatti è da novembre che tutto mi va storto. E pensare che il 2011 doveva essere l'anno del sagittario... ma sta gran cippa di minchia! mi sta cadendo addosso una fitta pioggia di sfiga che non esista ad andar via, una cosa storta una dietro l'altra. E ok, magari sono io pessimista. Ma a volte sono ottimista. Allora spieghiamo bene bene il concetto.

Io sono ottimista.
Mi sforzo di vedere tutto luminoso, il buono delle persone, il buon esito nel futuro.
Ma sono anche molto sensibile ed emotiva, e dovrei imparare a controllarmi in effetti.
Questa cosa comporta che basta una qualsiasi cosa, una bocciatura, un incidente di percorso, un litigio, e quel cazzo volete per mandarmi nel buio più nero. E allora mi dispero, oddio oddio oddio perchè mi fai questo.
Poi con coraggio e devozione mi risollevo, ma permane la ferita. E ok, sono umana.
Poi torno a vedere tutto rosa e fiori.
Poi di nuovo il nero.
E così si alternano giorno e notte.
Ora è di nuovo notte, e attendo il nuovo giorno, ma la notte non è che passa così.
Voglio dire.. ti serve una lucina, se hai fame devi trovarti del cibo e no, non è facile nel buio andare a caccia o svolgere le proprie mansioni.
Che se continuo su sta scia nera, col cazzo che mi laureo.
Ed io mi voglio laurerare, voglio uscire dal sistema scuola e voglio vedere com'è la vita vera, che dicono sia peggio, ma almeno è vera. Comprendi?
Diavolacci messicani.
Se poi nel contesto aggiungi incubi notturni e sogni diurni, beh direi che sto messa realmente male, per non parlare del millesettecento progetti, che se ne porto in scena 4 o 5 già mi devo considerare una grande.

Ma che cazzo.
Ah si, avevo detto niente parolacce, giusto.
Al diavolo!

giovedì, luglio 07, 2011

Tell me a song..

Era l'America.
Era il Vento.
Me ne innamorai.


Non cedere mai a una tentazione,
se questa pregiudica la tua Libertà.
Ama solo la Libertà,
e sarai Libero.
Maybe.

mercoledì, luglio 06, 2011

Il salto del canguro

Il salto del canguro.
Vedo il salto del canguro.
Vedo il salto del canguro tra i raggi del sole. Brilla, la coda taglia la luce, falce nera d'ombra, sabbia che si solleva, è un attimo solo eppure sembra duri un eternità. Il mare da lontano, le senti? le senti le onde? s'infrangono, e non s'arrendono, ci riprovano, ancora e ancora e ancora, e non s'arrendono. Mi giro, e mi si apre innanzi una verde foresta, liane, foglie, tronchi, e liane e foglie e tronchi e insetti. Tanti. Svolazzano senza pace davanti e intorno a me, fastidiosi, indisponenti, quasi non li sopporto. Mi chiedo a che servono. Versi, urla, guaiti, ma nulla vedo tranne foglie e liane e tronchi e insetti svolazzanti. Il canguro è ancora sospeso a mezz'aria, e sembra non voglia più toccare terra. Il sole è eclissato dal marsupiale.
Mi sveglio.
Intorno a me è buio, sono ancora qui, reale, respiro, scrivo, penso, immagino, proietto, scrivo, respiro, sono viva. Ancora. Mi sento illusa, vorrei essere altrove. Altrove dove è il sole, altrove dove è la pioggia nella foresta, altrove, dove il mare uccide gli scogli, e gli scogli uccidono il mare.

lunedì, gennaio 31, 2011

C'erano una volta 12 cuccioli..

C’erano una volta 12 cuccioli..

Un cucciolo venne scacciato via dagli umani del luogo, iniziò a vagare per altre terre, tornando di tanto in tanto dai vecchi fratelli, ed era gran festa in città. Col tempo però formò un nuovo branco laggiù, incontrò una cagnolina, s’innamorò e si dimenticò dei fratelli lontani.
Un cucciolo, invece, venne attaccato da un altro cucciolo perché si stava allargando troppo con il suo cucciolo preferito, il più fragile dei dodici. Così il cucciolo iniziò a cercare qualcosa fuori dal branco, e venne accompagnato in questa impresa da uno dei fratelli. Entrambi incontrarono altri due cuccioli, e fecero un nuovo branco, odiato dai fratelli per un bel po’ perché si sentivano traditi: due cuccioli in particolare ce l’avevano con loro. Mentre il secondo più fragile era tirato per le orecchie da una parte e dall’altra dei due gruppi.
Un altro cucciolo iniziò ad accettare gustosi bocconcini dagli sconosciuti, e senza far casino né farsi notare, cominciò a seguire altre strade più goliardiche, sino a perdersi del tutto.
Rimasti così in otto, uno tornò da dove era venuto, il meno importante.
Rimasti così in sette, cercarono di stringersi sempre più vicino per non sentire il freddo che si avvicinava burrascoso. Ma uno dei cuccioli decise di seguire le tracce del fratello smarrito, urlato alle spalle dal cucciolo più forte del branco, rimasero in sei. Si volevano molto bene.


Ma il cucciolo più fragile era stufo di essere sottomesso da tutti, di mangiare per ultimo, di essere strattonato dove gli altri volevano condurlo, a forza. Così si ribellò, fece un gran casino, ringhiò, guaì, sbraitò, chiedeva libertà da quel branco a cui voleva bene ma che lo stava isolando dal mondo che voleva conoscere. Gli vennero voltate le spalle, e così deluso scappò via, alla ricerca di nuovi branchi, accettando bocconcini a volte dolci a volte amari. Soffrì, pianse, passò notti insonni, passò notti in lacrime, pensò di farla finita, pensò di fuggire il più lontano possibile, si buttò nei guai e da solo se ne tirò, divenne più forte e deciso, ma anche più folle.
Ormai conosciuto il mondo, tornò dai fratelli, che lo accolsero scodinzolando, chiedendogli scusa per averlo trascurato e perdonando il “tradimento” in nome della sua libertà. Tutto ciò però non piacque al cucciolo più permaloso, il dominante, che non sopportava il modo in cui il suo sottomesso aveva riconquistato l’amore dei fratelli, tornando con  nuove idee, e voglia di riformare il branco. S’impegnò, e riuscì a far tornare alcuni fratelli, ed erano di nuovo felici, uniti, ma sarebbe durato poco.


Presto tutti se ne andarono di nuovo, con diverse motivazioni. Uno seguiva il ritmo della musica della notte. Uno scoppiando nell’odio, fece di tutto per distruggere il branco, finchè alla fine andò via giurando vendetta. Un altro seguì il suo sogno, andando via per terre lontane. Un altro sentendosi forte dell’amore di un altro branco, rinfacciò cose passate e girò le piante dei piedi. Un altro ancora troppo deluso, seguì la sua via. Uno si fermò a un angolo, e non volle più seguire i fratelli, per paura o chissà che.

Il cucciolo color miele, il più fragile e il più folle, iniziò ad inseguire le piste tracciate dei fratelli, pregandoli di tornare indietro, pregandoli di non andar via, ricordando i momenti belli e lanciando inascoltati messaggi di pace. Li seguiva in lungo e in largo, mantenendo buoni rapporti con tutti, tirando per le orecchie e per la coda sulla vecchia via, chiedendo scusa per colpe che non aveva nella speranza di far tornare la felicità di un tempo, ma nessuno dei fratelli volle ascoltarlo. Disperdendosi su vie impervie, si perse ancor prima di rendersi conto di essere rimasto da solo. Nella notte il gelo iniziò a salire dalla punta delle zampe, si arrotolò su sé stesso e iniziò a piangere, ricordando i tempi lontani in cui la vita aveva senso perché là fuori aveva 11 fratelli UNITI ad attenderlo. Aveva ancora buoni rapporti con gran parte di loro, si volevano bene come il primo giorno, ma non erano più un branco. Sarebbero stati un duo, un trio, ma mai più un branco.

Intanto il gelo avanzava, e un cucciolo solo va in ipotermia nelle notti buie, ma cosa importava vivere se non poteva farlo col suo amato branco? Se non poteva condividere il cibo, il vento, la luce del sole e la luce della luna coi suoi cari fratellini? Se non potevano correre sui verdi prati come avevano sempre fatto? Rotolandosi nell'erba, saltando, mordendosi, inseguendosi, buttandosi sul terreno e crogiolandosi al sole..

Il cucciolo conosceva tanti altri cuccioli, tanti altri branchi, che gli chiedevano di unirsi a loro perché riconoscevano le sue doti, la sua fragilità, la sua gentile follia, il suo ruolo di Omega. Avrebbe potuto formare un nuovo branco, ritrovare quella fantastica felicità, scendere le scale della chiesa sotto il cui portico aveva dormito, scodinzolando felice di quel che l’aspettava in strada. Ma come affrontare la paura dell’abbandono? Dove trovare la forza di rischiare altro dolore? Affrontare il timore che un giorno anche quel nuovo fantastico branco si sarebbe sciolto?





Si attaccò un fiocco rosso alla coda, sperando che gli avrebbe dato la forza di andare avanti, di vivere il futuro, di tornare ad essere felice, con un nuovo, unito, grande, fantastico branco. Per sempre.

sabato, gennaio 29, 2011

Chissà..

Sono irruenta. Però al contempo ho davvero tanta tanta tanta pazienza.. se avessero tutti la mia pazienza, sarebbe sicuramente un mondo con meno guerra, di questo ne sono certa.. nei rapporti sociali basta analizzare il proprio comportamento e quello degli altri, e trovare la soluzione più equa. In 21 anni, solo 3 persone sono riuscite a farmi perdere la pazienza, mi sono incazzata infinitesimamente con loro, ed ora sono fuori dalla mia vita. L'odio che nutro nei loro confronti è spropositato, perchè alimentato da una grossa e profonda delusione, a cui si ricollegano mie paure e ferite sanguinanti, che non riesco ancora a chiudere. Però mi sto impegnando.
Tuttavia tutto ciò servirà da monito: la mia pazienza è quasi infinita, ma se superi il limite sono cazzi tuoi.

A dirla tutta, c'è rimasto ancora un briciolo di pazienza anche per quei 3.
Chissà dove possono arrivare, chissà..

:D

domenica, gennaio 02, 2011

Natura e Amore..

E' tutto ciò che desidero.
Diventare un bravo veterinario, e viaggiare, viaggiare, viaggiare.
Non desidero altro.. amore, soldi, bei vestiti, computer potenti, gran serate di gala.. non mi serve, io voglio solo vivere a contatto con la natura e gli altri esseri del creato, studiarli, comprenderli, apprezzarli in ogni forma, curarli o scoprire nuove cure. Voglio apprendere, conoscere, ho una gran sete di conoscenza che non riesco mai a colmare, e più cose scopro più voglio scoprirne, e se la scoperta s'arresta la crisi d'astinenza è lì dietro l'angolo. Conoscere nuove anime, e storie di vita, modi di vita, filosofie di vita, e tutto ciò potrò impararlo solo osservando e viaggiando, viaggiando e osservando.

A che serve l'amore della vita, se non puoi condividere tutto ciò con lui? Preferirei trovarmi sperduta in un qualsiasi angolo dell'immenso mondo selvaggio, piuttosto che trascorrere mille serate in compagnia dell'amore. Come potrei mai amare un essere troppo diverso da me? Come potrei mai amare qualcuno che mi ostacola nella mia ascesa ai sogni? Come potrei mai amare qualcuno che non comprende la bellezza di un cielo terso, o di un raggio di luce? Come potrei mai amare chi non condivide con me questa magica esperienza spirituale che è la materia animata? Potrei amare solo un mio simile, è questo ciò che ho imparato sinora dalla Natura.

Ma prima viene il grande sogno.. diventare un grande Veterinario, esperto d'ogni specie..