venerdì, novembre 02, 2012

E gli humpa-lumpa che scuotono gli alberi a testa in giù.

Scrivo e cancello.
Cancello e poi riscrivo.
Una vena artistica così rapida che le mie mani non riescono a immortalarla.
Incertezza del futuro, ma chissenestrafrega, l'importante è esser felici.
Nessuna vita è mai facile, mai.

E gli humpa-lumpa da sopra gli alberi se ne fregano alla grande.
I cocomeri cadono giù verso la Luna e salutano Felix che vola verso terra.
Per non parlare poi dei serpenti che si avvolgono tra le fiamme e procreano uova di drago.
Gli squali volanti mi salutano alla finestra, e le anaconde cantano insieme alle sirene nel balcone del vicino. Una scimmia fa l'impiccato al lampadario, mentre io bevo un té immaginario con Pirandello che mi racconta di come scoprì d'avere un naso storto un mattino. Il caro-odiato Benito è scuoiato vivo dalla folla fomentata da un Grillo e lo fa ridendo ad ogni battuta. In questo universo assurdo Kennedy è un dittatore e Nietzsche un rocker anni 80 con lunghi capelli che canta "We are the champions" ed io pronta alla battaglia mi segno il viso di nero come Rambo e afferro la mia katana, insello il mio cavallo e mi lancio in corsa tra i dorati campi di grano della Calabria Saudita, e dietro il seguito di trombe e tromboni ad annunciare l'arrivo della nuova armata brancaleone, fischio, branca branca branca leòn leòn leòn, fischio, mammaliturchi! Il vento soffia nel boschetto e i fiori di loto sono colti dalle ninfe che instillano i succhi negli occhi dormienti dei satiri mentre Urania con Apollo tesse toghe d'oro per Artemide che è a caccia di cinghiali argentati di Dionisio che s'ubriaca con Zeus in cima al monte sacro. E l'orologio rintocca che le 12, e l'orologio rintocca le 12..

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